Si raccoglie solo quello che si semina

Si raccoglie solo quello che si semina

Indice

 

 

 

In un mondo di grandi cambiamenti come quello in cui viviamo oggi c’è una legge fondamentale che incide in modo decisivo sulla nostra vita: la Legge del Raccolto.

Molte delle regole sociali che venivano considerate “sicure” oggi non lo sono più.

La crisi economica, Il lavoro precario, l’istruzione e la sanità senza fondi non rappresentano più le sicurezze di un tempo, ma l’errore più grave che puoi fare è quello di credere che queste siano le ragioni della tua insoddisfazione.

Nei momenti di maggior cambiamento infatti c’è sempre chi piange e chi sorride perché nascono nuove possibilità.

Il nostro compito è quello di imparare a cogliere le opportunità che si sono create, imparare cioè a fare surf sulla cresta dell’onda di ciò che ci accade invece che esserne travolti!

Per questo nel video di oggi ti spiego proprio cos’è la Legge del Raccolto.

Ovviamente analizzerò questa legge per quanto riguarda la tua salute, e in particolare parleremo di nutrizione e dell’approccio mentale.

Non esiste “prova del nove” più efficace di questa per testare la legge di cui ti parlo: nella salute raccogli sempre e solo quello che semini.

Buona visione!

Trascrizione del video

Oggi ti voglio parlare della legge del raccolto, cioè che si raccoglie solo quello che si semina.

Oggi viviamo in un epoca molto affascinante ma molto complessa dove tantissime delle regole a cui la società ci ha abituato sembrano improvvisamente non valere più; ci veniva detto “studia, fai la famiglia, comprati una casa, cerca un lavoro sicuro, avrai uno stipendio..” e mano a mano che cresciamo in questo nuovo mondo ci accorgiamo che tante di queste verità che effettivamente hanno funzionato per decadi cominciano a non produrre più dei risultati.

Quello che era sicuro non sembra più essere sicuro e allo stesso tempo si aprono opportunità immense ma anche insicurezze incredibili.

Ecco, in questa situazione sociale, e tutto questo che ti ho detto vale assolutamente anche per la salute, c'è un po’ una tendenza collettiva al vittimismo, cioè si cerca sempre di scaricare la colpa di determinate situazioni sul mondo esterno. Alle volte questo è comprensibile ed è anche vero, ma alle volte non lo è, perché questi cambiamenti nel corso della storia dell'umanità ci sono sempre stati e in modo molto ritmico ciò che funzionava in un'epoca non ha funzionato in un’altra. Semplicemente probabilmente noi stiamo vivendo un momento di transizione da un’epoca ad un'altra e tante cose stanno cambiando a grande velocità e dunque facciamo un po' fatica ad accettare questo cambiamento e in un certo senso anche a sfruttarlo.

Nel campo della salute ci accorgiamo anche di questo: abbiamo possibilità sempre più grandi di guarigione, di benessere, tecnologie molto avanzate, prospettive di intervento sulla nostra salute che solo poche decadi fa sarebbero veramente sembrate dei miracoli eppure l'incidenza di tantissime malattie continua ad aumentare. È come se paradossalmente continuassimo a vivere una vita che produce malattia per poi avere una medicina sempre più avanzata che ci cura nelle fasi tardive.

Allora è un momento difficile, l'unica cosa che sicuramente non funzionerà mai è se tutti continuiamo a dire “è colpa di quella roba lì, è colpa della politica, è colpa dell’ambiente, è colpa del sistema, è colpa di questo, è colpa di quell’altro…”,  certamente non è neanche colpa mia, neanche colpa tua, ma l'unico con mezzo che noi abbiamo per intervenire su una situazione di questo tipo è darci da fare personalmente.

L'ambito della salute è un esempio bellissimo perché la legge del raccolto vale veramente al 100% in quest’ambito, cioè alla fine raccogli soltanto in funzione di quanto bene hai seminato.

È logico che c’è, e tante volte le persone ti rispondono così, un elemento di fortuna e di sfortuna nella vita, questo ci sarà sempre. Ma ci sono anche tanti elementi che dipendono veramente da come abbiamo seminato.

Ti faccio un esempio: l'atteggiamento mentale.

L'atteggiamento mentale, che è uno degli elementi forse più trascurati non soltanto nella medicina ma in tanti altri ambiti della nostra società, compreso il mondo del lavoro, dove si pensa a produrre produrre produrre, si pensa all'organizzazione aziendale ma non si pensa che alla fine la produzione, le aziende, l’economia sono fatte da persone e quindi le persone hanno un determinato atteggiamento mentale o un altro.

Ma nell'ambito della salute, l’atteggiamento mentale è stato provato avere un impatto importante non solo sulla prognosi ma anche sulla genesi di determinate malattie, eppure cosa facciamo per cambiare il nostro atteggiamento mentale? Educhiamo i nostri bambini a un atteggiamento mentale positivo, non ansioso, non affannato, non ipervigilante, non iperattivo? Non esponiamo i nostri bambini a un oceano di informazioni negative promosse dai media? Perché logicamente i media sono un'altra industria che guadagna sulla base di questo e dunque interessa poco ai media far vedere una visione oggettiva del mondo, viene mostrata una visione drammatizzata del mondo che però è quella che poi il bambino interiorizza, fa sua, e cresce con un atteggiamento mentale preoccupato e negativo.

Allora l'atteggiamento mentale è l'esempio veramente più calzante per spiegare il concetto che si raccoglie solo in funzione di quanto bene si semina, perché se l'atteggiamento mentale non viene coltivato, non viene rediretto, non viene plasmato attraverso uno sforzo consapevole, il rischio sarà sempre quello che emergerà una sorta di energia negativa che ci porterà appunto a lasciarci andare, a cercare degli stimoli nella vita che poi sono controproducenti sul piano della salute. Vedi il fumo, vedi l’alcol, vedi tutte le disattenzioni alimentari, vedi la modalità con cui le persone guidano la macchina...cioè tanti di quei fattori che capisci che derivano dal fatto che non c'è stato un lavoro consapevole sul proprio atteggiamento mentale.

Quindi la consapevolezza è un'altra di quei grandi passepartout di una vita a pieno, perché attraverso la consapevolezza delle tue azioni e soprattutto dei tuoi stati d'animo e del tuo autodialogo sei in grado piano piano di creare un lavoro per cui dirigi questo atteggiamento mentale in una direzione voluta piuttosto che lasciare che vada in una direzione caotica e casuale.

Allora un altro esempio potrebbe essere quello dell’alimentazione, un altro esempio per spiegare quanto importante sia capire che raccogli solo in funzione di quello che semini.

Basta vedere le persone in giro per la strada; insomma parliamoci chiaro... è difficile trovare una persona che sia nettamente sovrappeso che abbia una vera storia di una corretta e sana alimentazione... non prendiamoci in giro poi... io supporto tantissime persone nella perdita di peso nella mia attività ambulatoriale, ma sono molto franco e onesto con loro: “qui c'è una mancanza di capacità di gestione e di comprensione che hai raccolto in funzione di quello che hai seminato: hai mangiato male, sei stato sedentario, ti sei stressato, hai puntato al 100% sul lavoro, tutte cose legittime... ma alla fine hanno dato quei risultati”.

Allora una cosa importante con cui voglio lasciarti è quella di ricordarti che se le tue azioni hanno prodotto un certo risultato, per avere un altro risultato devi cambiare le tue azioni. Stare fermo e lamentarti di dove sei non ti porta in un'altra zona della vita, non ti porta in un'altra zona della tua situazione emotiva, quindi l'unica cosa che si può fare é questa, è rendersi conto che le azioni comportano determinate conseguenze e le disattenzioni comportano una determinata conseguenza.

Quindi se hai raccolto qualcosa che non ti piace è perché hai seminato poco o hai seminato male.

Ricomincia dal campo, ricomincia dal curare il tuo terreno biologico e siamo sempre lì, è il lavoro che devi fare su te stesso, sulla tua serenità, che viene spesso boicottato da te stesso nel momento in cui dedichi il 100% delle tue azioni alla lamentela, al vittimismo, allo sconforto e vedi tutte queste persone che sbuffano che si lamentano e niente va bene... ma niente va bene di che cosa? Perché la realtà che ti sei creato attorno a te è una realtà che tu ti sei creato volente o nolente e che solo tu potrai provare a cambiare.

Allora la legge del raccolto, ricordati, - ti ritorna il raccolto in base a quanto e come hai seminato - , se c'è qualcosa che non va, se hai avuto risultati che non ti appagano da una determinata azione, cambia la tua modalità di affrontare il problema e vedrai che avrai risultati differenti.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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